Masseria Ferraioli: la denuncia del direttore Giovanni Russo

Home / News / Masseria Ferraioli: la denuncia del direttore Giovanni Russo

Condividiamo il comunicato stampa lanciato dal direttore dell’ATI, Giovanni Russo, che ha in gestione la Masseria Antonio Esposito Ferraioli, bene confiscato alla camorra della città di Afragola.

<<Il 19 giugno, presso la Masseria Antonio Esposito Ferraioli sono venuti i Presidenti ed i delegati delle “Commissioni e degli Osservatori Regionali Antimafia e Legalità” di tutte le Regioni italiane! Un importante riconoscimento che si aggiunge ai tantissimi già ricevuti: dalla visita dell’Ambasciatrice Canadese, passando per i premi ricevuti come il “Green Care” ed il premio internazionale per l’economia “Caffè”, fino alle visite del Presidente della Camera Roberto Fico e del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Dal primo marzo 2017, data in cui è iniziata ufficialmente la nostra gestione della Masseria, abbiamo fatto davvero innumerevoli cose bellissime ed importanti…così tante che raccontarle ora sarebbe impossibile…le abbiamo fatte con fatica sia fisica che economica, non senza commettere errori sicuramente, ma sempre con il chiaro intento di restituire ai Cittadini il più grande Bene Confiscato dell’intera Città Metropolitana di Napoli e di lanciare una chiara sfida alla camorra: dove voi avete costruito un impero fatto di sopraffazione e malaffare noi generiamo bellezza e giustizia!

Alla luce di tanti successi e progetti oggi va denunciata apertamente una situazione, gravissima a mio avviso, che deve coinvolgere urgentemente tanto i Cittadini quanto i livelli Istituzionali di ogni ordine e grado.

In primis il PON Legalità. A cavallo tra le amministrazioni Tuccillo e Grillo abbiamo collaborato con il Comune di Afragola alla presentazione di un progetto per la ristrutturazione della Masseria nell’ambito del Pon Legalità del Ministero dell’Interno. Il Comune è risultato beneficiario di un finanziamento di € 1.497.000,00 [unmilionequttrocentonovantasettemila euro] che vede, il 12 giugno 2018, la sottoscrizione di un contratto di assegnazione tra il Ministero dell’Interno ed il Comune di Afragola che da ufficialmente il via al progetto. Giusto per chiarezza, perché su questo c’è ancora molta disinformazione, il centro di costo è interamente sul Comune e noi, in qualità di soggetti gestori, siamo semplicemente beneficiari indiretti e invitati al gruppo di lavoro per il monitoraggio del progetto. Ciò significa che i soldi passano esclusivamente per le casse del Comune che li deve gestire a sua totale discrezione! Seguendo ovviamente le linee di progetto approvate dal Ministero dell’Interno.

Fatto sta che in oltre 12 mesi:

Non abbiamo informazioni sull’avanzamento delle attività previste dal progetto ed abbiamo solo informazioni frammentate chieste e ricevute per le vie brevi quasi fosse “un favore”;

– Del monitoraggio, a partire dal 12 giugno 2018, che è da effettuarsi su base trimestrale, abbiamo scarsissime notizie;

– Per quanto sta alle nostre conoscenze, nell’ambito degli incarichi professionali esterni ed interni che il Comune deve conferire [per un ammontare totale di € 119.328,61 / centodiciannovemilatrecentoventotto e sessantuno centesimi] in dodici mesi ne è stato affidato solo uno per € 4.400,80 ad un geologo che doveva svolgere “rilievi, accertamenti, indagini”. Ovviamente non abbiamo notizie che questo professionista si sia mai recato in Masseria.

Superfluo evidenziare che in questo modo il finanziamento sarà perso!

Noi come soggetti gestori della Masseria abbiamo utilizzato qualsiasi strumento (formale ed informale) per sollecitare l’Amministrazione Comunale a non perdere questa importante occasione per la Masseria e per l’intera Città di Afragola, ma senza nessun risultato evidente.

Francamente non credo più alla favoletta che gli uffici sono oberati di lavoro, un progetto così importante non può essere lasciato morire per dodici mesi! Piuttosto sembra chiaro che ci sia una precisa volontà di non far rinascere il bene confiscato della Città di Afragola!

Mi assumo la responsabilità di dire, e denuncio, che c’è una precisa volontà perché questa è solo la punta dell’iceberg delle “mancanze” del Comune di Afragola! 

Altra vicenda assurda è legata al pozzo irriguo: il 2 novembre 2018 forniamo al Comune tutte le informazioni raccolte e le semplici modalità per procedere alla regolarizzazione del pozzo irriguo presente tra le particelle a noi assegnate, ovvero o il Comune provvede in qualità di proprietario del bene a fare richiesta di regolarizzazione o delega per iscritto, così come richiesto dalla Armena (ente provinciale preposto a tale tema), noi in qualità di soggetti gestori. Dalla nostra comunicazione ad oggi non abbiamo ricevuto, nonostante decine di sollecitazioni formali e per le vie brevi, nessuna risposta!

Gli uffici sono così oberati da non poter mettere un timbro e firma o piuttosto c’è una precisa volontà di levare l’acqua a 120.000 metri quadri di terreno agricolo ed ai 120 assegnatari degli orti urbani della Masseria?

Le “anomalie” sono ancora molte ed è arrivato il momento di rompere gli indugi perché, sebbene devo riconoscere gli impegni chiari e positivi di tanti dirigenti del Comune, consiglieri e del Sindaco Grillo stesso, i fatti vanno in ben altra direzione e francamente non riesco più a distinguere se sono vittima di un gioco delle tre carte, se ci sia una vera e propria regia dietro tutto questo o che altro… ma poco importa, ora vogliamo risposte e pure subito, chi non agisce e si rende complice deve iniziare ad assumersi le sue responsabilità e renderne conto prima di tutto ai CittadiniNel frattempo tutti siete invitati a seguire la nostra pagina e a contattarci! A breve inizieranno i raccolti e porteremo avanti numerose attività con l’entusiasmo e la caparbietà che ci contraddistingue! Quindi, chiunque voglia, venga alla Masseria Ferraioli a dimostrare che la partecipazione attiva ed il desiderio di un futuro senza criminalità e malaffare sono molto più forti di qualsiasi forma di boicottaggio!>>.

Related Posts